Infedeltà coniugale e separazione
Infedeltà coniugale, tema quanto mai attuale, addirittura oggi sembra quasi la normalità. Il matrimonio ed il rapporto di coppia, pare abbiano perduto ogni valore lasciando spazio ad una quasi spudorata e ipocrita libertà.
Purtroppo la scoperta di un’infedeltà coniugale, oltre a determinare una situazione psicologica angosciante, pone fine alle certezze del rapporto di coppia. Vissuto e quotidianità vengono messi in discussione, così come la continuità del rapporto stesso aprendo ipotesi di separazione.
Quali conseguenze derivano del tradimento
Secondo il codice civile, il tradimento rappresenta la violazione di uno dei doveri fondamentali dell’unione matrimoniale. In termini di legge, legalmente vietato a differenza di rapporti di convivenza e di fidanzamenti.
La legge
Dal punto di vista normativo l'infedeltà coniugale si delinea come violazione degli articoli 142 e 143 del Codice Civile che regolano i diritti del matrimonio e l'Articolo 151 comma 1 e comma 2 che determina l'addebito di colpa (separazione giudiziale). Da precisare che l’infedeltà coniugale non comporta sanzioni penali poiché rappresenta solo un dovere civilistico. Può rappresentare motivo di addebito nella fase di separazione per il coniuge infedele. Nel caso specifico in cui il tradimento abbia causato il danneggiamento del matrimonio e l’insostenibilità della convivenza. Dal punto di vista giuridico la legge dà importanza alla fedeltà coniugale intesa come dovere di rispettare il coniuge e non tradire la sua fiducia. Dato certo è che il coniuge tradito può chiedere la separazione e poi divorzio. Se si vuole procedere ad una separazione ed un divorzio veloce, non necessita provare la colpevolezza del coniuge. Basterà solo dichiarare al giudice che non vi sono più i presupposti per una convivenza. In tal caso i coniugi possono considerare una procedura concordata, trovando un accordo economico e non solo per la separazione. In questo modo sarà più semplice e veloce ottenere il divorzio già dopo sei mesi.
Presupposti per l’addebito
Presupposto fondamentale dell’addebito è venire deliberatamente meno ai doveri coniugali, in questo caso, sarà il giudice a dover accertare se la fine del matrimonio sia stata causata dalla trasgressione del coniuge e quindi dalla violazione dell’art.143 c.c., oppure una conseguenza poiché tale atteggiamento dovuto ad una crisi coniugale già preesistente al fatto.
Mantenimento e tradimento quando corre l’obbligo
Da precisare che il tradimento non implica sanzioni economiche, tantomeno l’obbligo per l’adultero di pagare dell’assegno di mantenimento ma sicuramente non potrà chiederlo per sé. Va detto altresì che il mantenimento va corrisposto al coniuge con disparità economica. Ad esempio se vi è addebito per infedeltà ma l’atro coniuge è in grado di sostenersi da solo, il coniuge fedifrago non dovrà corrispondere gli alimenti (Cass. sent. n. 22704/21), così come anche se l’adulterio è una conseguenza anziché la causa di separazione, tipo un coniuge che tradisce dopo l’abbandono dell’altro.
La finalità dell’assegno divorzile
Per evitare l’assegno divorzile diventi per l’ex un’assicurazione sulla vita, esiste la possibilità di provare che lo stesso possiede una fonte di reddito che gli permette di provvedere a se stesso, oppure nel caso in cui sia disoccupato che ha le capacità di trovarsi un lavoro. Le sezioni unite della Cassazione nel 2018 hanno chiarito che l’assegno di mantenimento ha una doppia funzione: “Assistenziale” laddove l’ex non possa avere un’indipendenza economica in quanto non ha capacità lavorativa “Compensativa” riferita ai casi di matrimoni di tanti anni in cui uno dei due abbia rinunciato al proprio lavoro per il bene della famiglia. Ciò vuol dire richiede l’assegno divorzile deve poter provare quanto sopra, solitamente riguarda la moglie. In pratica la moglie che chiede gli alimenti perchè non ha fonti sufficienti per vivere o di non poter lavorare per condizioni di salute o per l’età Nel caso in cui si sia dedicata a fare la casalinga ed abbia tra 45-50 anni pertanto ormai fuori dal mondo del lavoro
Qualora non trovino un accordo si dovrà avviare una causa.
Nella fase di giudizio se il coniuge tradito saprà dimostrare il tradimento, al fedifrago sarà attribuita la responsabilità e quindi l'addebito. Starà al giudice il riscontro e la dichiarazione che la fine del matrimonio sia dovuta al tradimento.
Questo non comporterà sanzioni economiche ma due precise conseguenze:
- Il fedifrago non potrà fare richiesta di assegno di mantenimento anche se in cattive condizioni economiche, mentre il mantenimento ai figli va sempre garantito.
- Il coniuge infedele non rientrerà tra gli eredi dell’ex se lo stesso dovesse morire prima del divorzio. Diverso è se non vi è addebito e quindi anche con la separazione sarebbe suo erede.
Infedeltà coniugale online:
come è visto dalla legge
Quando si può parlare di tradimento online? Se un coniuge si accorge che l’altro intrattiene una relazione via internet che succede? Si può avere l’addebito? Bisogna innanzitutto capire quanto oltre l’amicizia sia andato il rapporto, quale sia il contenuto dei dialoghi e l’intimità degli stessi e quindi un eventuale complicità anche sentimentale. E’ in questo caso che la legge considererà l’infedeltà online tradimento. Anche in questo circostanza si potrà chiedere l’addebito per la separazione ovvero nel caso in cui il tradimento online abbia determinato la fine del matrimonio, così come il coniuge che ha commesso il tradimento non potrà fare richiesta di assegno di mantenimento, né avrà diritti ereditari se l’ex dovesse morire prima di lui.
Assegno divorzile spetta al coniuge che non cerca lavoro?
Sul diritto all’assegno divorzile risponde la Cassazione civile sezione I, nello specifico con l’ordinanza 13 Febbraio 2020 n. 3661. evidenzia che per la stima dell’assegno divorzile (art. 5 legge 1° dicembre 1970, n.898) sia irrilevante il tenore di vita, sottolineano al tempo stesso l’obbligo per l’ex coniuge di impiegare la propria capacità lavorativa trovando un impiego.
Ritornando al tradimento analizziamo quando le prove sono valide
L’onere della prova è fondamentale nei casi di separazione per tradimento se si vuole richiedere l’addebito. Nello specifico il coniuge tradito non deve solo dimostrare l’infedeltà ma anche che questa abbia determinato la fine del rapporto. Ad esempio: Se il matrimonio è solo di facciata e i coniugi vivono da separati in casa, o se l’atro coniuge è a conoscenza della relazione extraconiugale dell’altro e aver “accettato” la cosa tacitamente, in questi casi il tradimento non può essere utilizzato per aver un beneficio economico o per ovviare ai propri doveri.
Prove valide
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